Nella primavera del 1956, si svolgono, in contemporanea, le elezioni per il rinnovo dei Consigli Provinciale e Comunale. Per il Consiglio Provinciale sono in competizione i consiglieri uscenti Giovanni Occipite di Prisco e Salvatore Ambrosio. Per il Consiglio Comunale sono in competizione i candidati della Democrazia Cristiana capitanati dal Sindaco uscente Domenico Ragosta ed i candidati alternativi di centro sotto il simbolo dei "leoni" capitanati da Salvatore Ambrosio. (La cronaca degli eventi è in "primavera sangiuseppese").

Piazza Mercato: discorso di Salvatore Ambrosio

Piazza Mercato: Achille Lauro con Salvatore

Il prof. Francesco Ferraro è autore, per la Democrazia Cristiana, di un volume stampato a scopo elettorale, ricco di foto, che consente di immaginare l'esatto aspetto della cittadina nella primavera del 1956. Da tale volume sono tratte diverse delle immagini di strade e piazze qui riprodotte.

Copertina del volume a cura del prof. Francesco Ferraro

Il 27 maggio 1956, in 16 sezioni, votano 9.466 sangiuseppesi.

Per il Consiglio Provinciale esprimono 3.416 preferenze a Salvatore Ambrosio e 3.200 ad Giovanni Occipite di Prisco ma solo la D. C., capillarmente impegnata su tutto il vasto collegio elettorale, ottiene la rielezione del proprio candidato.

Per il Consiglio Comunale i "leoni" non raggiungono la temuta maggioranza, ma il loro capolista, Salvatore Ambrosio, per la prima volta candidato al Consiglio Comunale, è notevolmente il più votato (ben 2.112 voti personali) seguito da Domenico Ragosta (1372 voti), Francesco Catapano (1064 voti), Albo Ambrosio (1000 voti), Biagio Annunziata (814 voti) e Francesco Ferraro (767 voti).

Il 23 giugno 1956 il nuovo Consiglio Comunale rielegge Sindaco Domenico Ragosta.